IL GENERALE MARUCCIA E LA STRANA TELEFONATA AI VERTICI DELLA CONSIP
Non in un’informativa dei suoi uomini ma in un suo esame da teste. La telefonata di cui parla la segretaria partirebbe il 25 luglio 2016 dal generale Gaetano Maruccia per la segreteria del presidente della Consip di allora, Luigi Ferrara. In pratica il Capo di Stato Maggiore, di fatto il numero due dei carabinieri, cercherebbe il numero due della Consip, alla vigilia di una fuga di notizie che vedrà come destinatario proprio Luigi Ferrara e come presunta gola profonda il numero uno dell’Arma di allora, Tullio Del Sette. È questo l’ennesimo scoop contenuto nella trascrizione del verbale del 17 marzo 2018 di Sergio Pascali. Un testo che si legge d’un fiato. Ieri abbiamo pubblicato la prima parte. AI PM PAOLO IELO, Mario Palazzi e Giuseppe Pignatone, come scritto ieri, Pascali racconta il clima teso che si respirava nel 2015, quando fu nominato al Noe per il timore di una sorta di rappresaglia con trasferimenti per gli ufficiali del Corpo che aveva eseguito le intercettazioni e le indagini su delega del pm partenopeo Henry John Woodcock in direzione di ambienti del Pd. Pascali, quindi, riconduce la sua nomina a una sorta di tentativo di mettere sotto controllo un Corpo sfuggito di mano e di fatto gestito dall’allora vicecomandante Sergio De Caprio, alias Ultimo, l’uomo che nel 1993 ha arrestato Totò Riina.
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